martedì 5 maggio 2009

Il Mercato di Feltre













Il mercato è colore, compagnia, passeggiata, incontro. È un concetto diverso, e antico, di commercio. Le bancarelle del mercato trasmettono secoli di trattative, urla di imbonimento per attirare l'attenzione, chiacchiere e saluti.

Al mercato si associa il risparmio. La merce, di qualsiasi cosa si tratti, costa meno. A pari qualità, tra negozio fisso e bancarella, ci sono forti differenze nel prezzo.


Non tutti ce lo chiediamo ma questo risparmio è dato dalla vita di chi commercia, dalle fatiche e dal lavoro dell'ambulante. Sole, pioggia, neve, ghiaccio. Primavera, estate, autunno, inverno. Non esistono limiti alla presenza dell'ambulante. Il meteo e la qualità del tempo, pur decisivi su affluenza e incassi, sono normali compagni di strada. Calorifero ed elettricità sono proprietà del commerciante fisso, del negozio, non dell'ambulante.

Detto questo, c'è mercato e mercato. In un quartiere cittadino può portare vita e allegria. Punto. In una città storica come Feltre le impressioni e i piaceri si moltiplicano. Entriamo nel clima turistico. Sotto le mura veneziane del Cinquecento, il mercato bisettimanale di Feltre acquista valori. Forse per questo che è uno dei più grandi del territorio, con 165 banchi. Forse per questo si organizzano pullman speciali da altri comuni per arrivarci. Forse. Per saperlo basta andarci, il martedì e il venerdì mattina. Sole, pioggia, neve o ghiaccio che sia.

1 commento:

  1. Al mercato di Feltre, un blog come augurio per una prospettiva di miglior lavoro e migliore vita.
    Saluti.
    Lele Taborgna

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